lunedì 9 ottobre 2017

Recensione: Tutta colpa delle meduse, di Ali Benjamin

| Tutta colpa delle meduse, di Ali Benjamin. Il Castoro, € 13,50, pp. 317 |

Quest'anno sono arrivato impreparato alla sessione d'esami e all'arrivo dell'autunno. Erano lì, e io non avevo fatto neppure il cambio di stagione. Soprattutto: troppo da studiare, e mancavano i romanzi giusti sul comodino. Ne ho iniziati un paio senza successo, ma la colpa era più mia – anzi, dell'organizzazione delle università statali – che loro. Non leggevo da una settimana quando il postino mi ha portato Tutta colpa delle meduse. Ufficialmente, il romanzo per i più piccoli di cui avevo bisogno. Come volevasi dimostrare, l'ho terminato in due sere, scoprendolo degno della bellezza della sua copertina illustrata, dei prestigiosi premi vinti qui e lì, del catalogo di una casa editrice che non sbaglia mai. Lieve, scorrevole, ma dalle riflessioni cruciali (sul tema, sempre per ragazzi, vi ricordo la sorpresa che fu Voce di lupo). Amo i romanzi che si rivolgono a questo target con onestà, meno l'impiego della prima persona; i narratori che scimmiottano le voci dei bambini, rendendosi irritantissimi ventriloqui. Non è il caso di Ali Benjamin, per fortuna, e di una storia che non fa sconti.

Il veleno è una difesa. Più fragile è l'anima e più ha bisogno di proteggersi.

Si parla di bambine che si scoprono adolescenti. Si parla di dodicenni che, nell'estate tra la prima e la seconda media, muoiono: non ci torneranno più, a scuola, sfoggiando l'abbronzatura nuova e qualche macchia di sole sulla punta del naso. Franny è morta annegata. Suzy – figlia di genitori divorziati e con il mito del fratello maggiore, presenza fissa in casa insieme al fidanzato Rocco – non se ne capacita ancora. Perché la sua coetanea nuotava come un pesce, scoppiava di vita, e prima che entrassero in ballo la vanità, le cricche, i ragazzi, era la sua migliore e unica amica. Le cose succedono e basta, le ripetono gli adulti. Fanno spallucce. La protagonista invece rimanda, inventa scuse, pianifica un viaggio impossibile dall'altra parte del globo. Si sente colpevole, e se ne va in cerca di spiegazioni e alibi, con gli occhi che corrono invano alla fine del tunnel. Passata in un attimo dalla parte della ragione a quella del torto, Suzy ha infatti deciso di non parlare più ad anima viva per paura di dire la cosa sbagliata. Di nuovo. 

Non so come fare a dirti: Una volta mi piaceva stare insieme a te, ora non ne sono più così sicura.
Non so come fare a dirti: Per favore, ti prego, non essere un'altra delle cose che cambiano.
Perciò non dico niente.

Ciò che ti rende interessante, a quell'età ha il potere di dipingerti strano e basta – e lei, precoce e intelligente, ha il pallino per le scienze ma è a digiuno di bon ton. Ciò che l'ha unita a Franny (il saperne tanto della natura, ma pochissimo di quella umana) alla fine le ha separate. Una gita allo zoo, nel primo capitolo, suggerisce che è tutta colpa delle meduse: subdole, insospettabili, onnipresenti, stanno invadendo i mari, e chissà che non abbiano punto loro l'ex compagna di scuola. Per risolvere il giallo, tocca ingegnarsi e contattare un esperto australiano; trovare il coraggio che serve. La protagonista, personaggio non senza macchie, rievoca così un rapporto tutt'altro che idealizzato; della sua miglior nemica rispetta il ricordo postumo, gli sgarbi e le colpe. Non sa piangere ai funerali. Non sa perdonarsi. Ha fatto una cosa brutta, e forse non aveva tutti i torti.

Ci sono tante cose di cui aver paura, in questo mondo: fioriture di meduse. Una sesta estinzione. Un ballo di scuola media. Forse, invece di sentirci come un granello di polvere potremmo ricordarci che tutte le creature di questa Terra sono fatte di polvere di stelle. E noi siamo gli unici ad averne la consapevolezza.

La sua ricerca – della verità del dolore, del senso di se stessa – è il cardine di un romanzo dalla faccia pulita, ma di impensata durezza. Dal cuore di medusa. Pulsante e velenoso quanto un buco nero, ma iridescente e immortale. Nel profondo degli abissi di un mare di dolore, in cui si annaspa disperati, non sapendo che il bagnasciuga è lì, alla prossima bracciata.
Il mio voto: ★★★★
Il mio consiglio musicale: The Lumineers – Dead Sea

13 commenti:

  1. Non ne ho mai sentito parlare e mi hai incuriosita moltissimo.
    Anche se non in relazione alla lettura del libro, i tuoi consigli musicali sono sempre un toccasana.
    Grazie!

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  2. La cover mi piace molto e l'intreccio tra dolore, durezza, speranza, mi parlano di un romanzo complesso che sussurra al cuore del lettore. Prendo nota :)

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    1. Con i romanzi pubblicati dalla Castoro si va sul sicuro, davvero: a qualsiasi target parlino. ;)

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  3. sto leggendo voce di lupo proprio adesso.. una perla davvero. Mi segno anche questo!

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    1. Il tema è simile, Saya, e anche l'intensità.

      (Anche se di quello, cosa stupidissima, ricordo con un certo fastidio la sovrabbondanza di punti esclamativi: vero?)

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  4. La Cover è meravigliosa ma anche la storia sembra essere all'altezza! Mi hai straconvinta per cui lo leggerò :)
    Ah, poi sono curiosa di leggerti circa la Bertola, vedo che hai in lettura "Romanzo rosa" ;)

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    1. Grazie, Anna!

      Sì, sono alle ultime pagine. Carino, ed è un altro romanzo che si addice a questa brutta sessione autunnale, ma mi diverte più la struttura che il libro in sé. Se riesco, ne parlo mercoledì.

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  5. 'Ste storie di bambini, o bambine in questo caso, e di innocenze spezzate in genere fanno al caso mio.
    L'ambientazione estiva però mi ricorda la mia fissa per la stagionalità, quindi adesso mi sa che toccherà aspettare fino alla prossima estate per eventualmente recuperarlo.
    Nel frattempo comincio a segnarmelo, prima che me ne scordi. ;)

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    1. L'estate, in realtà, è nei flashback di Suzy.
      Il romanzo comincia con il suono della campanella che annuncia l'inizio della seconda media. Sei in ritardo, insomma, ma giusto di un mese. ;)

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  6. L'avevo già adocchiato in originale. Spesso si pensa che i libri per bambini e ragazzi siano necessariamente frivoli o incapaci di farsi portatori di tematiche importanti, invece molte volte le affrontano con una dolcezza e una serietà che tanti libri per adulti non hanno.

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    1. Sono della tua stessa scuola di pensiero, assolutamente.

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  7. Voglio proprio leggerlo, sai? Finisce in wishlist senza se e senza ma :) insieme a Voce di lupo... ritieniti responsabile!

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